venerdì 6 gennaio 2017

Vendite di armi occidentali

(Libera traduzione ridotta - fonte: The Economist)

Le vendite di armi convenzionali verso paesi in via di sviluppo persistono nonostante le preoccupazioni su come quelle armi vengono utilizzate e altre conseguenze.




Lo studio annuale del CRS - Crescita delle vendite dalla Francia che passa al secondo posto


Il Congressional Research Service Dicembre America (CRS) ha pubblicato il suo studio annuale sulla vendita di armi in tutto il mondo. Gli affari con i paesi in via di sviluppo hanno rappresentato per circa quattro quinti del totale gli "accordi sul trasferimento di armi" per molti anni. Nel 2015 tali operazioni sono state costituite da $ 65 miliardi su $ 80 miliardi di armi trattate a livello globale. L'America è rimasto il più grande fornitore al mondo, anche se i contratti francesi sono aumentate a $ 15.3bn da $ 5,7 miliardi nel 2014, superando la Russia e diventando così il secondo più grande esportatore mondiale. L'Arabia Saudita è stato il più grande cliente nel mondo in via di sviluppo per le armi occidentali malgrado la sensibilizzazione  di alcuni negli Stati Uniti per il suo coinvolgimento nella guerra in Yemen e le vittime civili. Un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale ha recentemente messo in guardia il regno saudita che la cooperazione americana per la sicurezza "non era un assegno in bianco". 

Le misurazioni dell'IPRI di Stoccolma - Germania al terzo posto, al secondo posto la Russia


Da parte sua l'International Peace Research Institute di Stoccolma ha presentato una misurazione alternativa sul trasferimento di risorse militari (piuttosto che il valore delle offerte). Il suo "indicatore di tendenza" della vendita di armi prende in considerazione anche il valore delle armi di seconda mano rinnovate, e posiziona la Germania come terzo venditore nel mondo nel decennio fino al 2015. La scorsa estate un membro anziano del partito tedesco di sinistra Die Linke Die ha richiesto che venga posto un divieto all'esportazione di armi tedesche verso tutti i paesi in conflitto, dicendo che era "scandaloso" che la Germania inviasse armi all'estero per poi chiedersi perché così tanti rifugiati in fuga dai paesi in guerra finiscona alle sue porte. In aumento anche le vendite di provenienza cinese mentre sia per l'Italia che per il Regno Unito nel 2015 si nota una tendenza al ribasso. Senza dubbio questa seconda misurazione può ragionevolmente essere ritenuta più attendibile rispetto alla prima che pare tener conto sollo delle vendite di armi di nuova fabbricazione (ndt)

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