Caro Paolo Gentiloni,
specifico anzitutto che il “caro” non ha nulla di affettivo
o formalmente cordiale ma si riferisce al fatto che tu “ci costi caro”, con la
tua ciclopica quanto inadeguata struttura stai costando “caro” … “troppo caro”
a questa povera Italia martoriata sia da eventi naturali che, ormai da troppi
anni, da scelte scellerate di chi pretende di governarla pur non avendone né la
legittimazione né tantomeno le capacità.
Ti scrivo per ricordarti che chi si sottrae alle proprie
responsabilità è un vigliacco e ti spiego anche il perché di questa mia
affermazione: è inutile che continui a ripetere ai quattro venti che “questo
non è il momento delle polemiche” perché è uno dei tuoi doveri istituzionali,
quale capo dell’esecutivo, farti carico anche delle inefficienze di tutto l’apparato statale. Mi riferisco in
particolare, ma non solo, all’ultimo caso che ha visto travolgere da una
valanga l’Hotel Rigopiano ed alla assoluta incapacità di una prefettura, organo
governativo, di affrontare in tempi e con modalità adeguate un’emergenza
importante.
Il tuo “governo-pensiero” fa vigliaccamente leva sui
sentimenti di dolore e compassione per le vittime di questo disastro e molti,
sui media ma anche sui vari social network, riprendono questo messaggio e lo
rilanciano acriticamente. Coloro che tu e costoro accusate di fare semplice polemica vorrebbero semplicemente che, contemporaneamente alle azioni di soccorso, chi di dovere, e quindi in primis proprio tu, tii attivi con celerità non solo per indagare e rimuovere i responsabili delle
inefficienze ma soprattutto per rimpiazzarli con persone e dotarli di mezzi
necessari ad affrontarne delle possibili altre.
Nulla di quanto sta accadendo è prevedibile con certezza ma
questo non significa che non si debba essere debitamente organizzati ed
attrezzati per affrontare ogni possibile emergenza nei tempi e nei modi
adeguati alle singole circostanze.
Inutile che tu parli di “tenaglia” o altro per accadimenti
che, per un verso o l’altro, si sono sempre succeduti in un paese dall’equilibrio
idro-geologico fortemente instabile e con una potenziale sismicità non certo ignota
quanto a rischio anche se non temporalmente prevedibile. E allora di cosa
stiamo parlando? Dei soliti pianti da coccodrillo a posteriori, delle promesse
che non vengono mai pienamente mantenute, di stanziamenti di cui continui a
sciorinare cifre che non vedono riflessi concreti nelle realtà di un paese
martoriato, nella crisi economica di molte famiglie, nella mancanza di alloggi
per i terremotati e non solo.
È per questo e anche per molto altro che, senza alcuna
volontà polemica, ti esorto a rimboccarti le maniche e almeno tentare di
svolgere in modo dignitoso il tuo compito di premier, sollecitando tutta la
pletorica schiera di ministri, vice-ministri, sottosegretari e sottoposti vari
a fare altrettanto per dimostrare coi fatti e non con le vacue parole, coi
retorici proclami, che state facendo qualcosa per l’Italia e per gli Italiani.
A soccorrere le persone in difficoltà ci hanno pensato e ci
stanno pensando altri, veri eroi che con coraggio e con spirito di abnegazione,
anche a rischio della propria vita, stanno dando sé stessi per gli altri e sono
sicuramente ripagati dalla voce di un essere umano recuperato alla vita molto
di più di quei miseri ottanta euro che tu e il tuo governo avete comunque
voluto sottrargli dal mese di gennaio.
Non ti si chiede di fare un lavoro che né tu né i tuoi
sareste minimamente in grado di fare ma di svolgere con maggior senso di
responsabilità il ruolo di cui sei stato indegnamente rivestito e mettere
concretamente a disposizione risorse finanziarie ed umane per risolvere in
tempi non biblici queste emergenze; gli stanziamenti a bilancio fanno ridere se
non vi sono gli utilizzi concreti e non si raggiungono i risultati attesi dalla
popolazione “caro” Gentiloni …. datti una mossa! Rimboccati le maniche ma non solo per atteggiarti, come il tuo predecessore, a liberal-democratico, ma per fare invece di parlare. Mi riferisco in questo caso, e
qui concludo, anche alla vergognosa assegnazione a sorteggio di alcune unitàabitative di emergenza (o SAE come voi le chiamate tecnicamente) che lasciano l’amaro
in bocca se non la rabbia per essere stati ancora una volta sfavoriti dalla sorte
tutti coloro che sono rimasti esclusi dalle recenti assegnazioni. Il bilancio
di spesa per le poche decine di casette assegnate è ridicolo rispetto alle
promesse fatte, ai fantomatici stanziamenti, ma anche soldi “reali” raccolti
dalla collettività, quei 28 milioni di euro che restano bloccati mentre la
gente muore letteralmente di freddo in tutta la penisola ma soprattutto nelle
già tormentate aree del terremoto.
E, mi raccomando, stai sereno!
@PaoloGentiloni datti una mossa per #emergenze da #terremoto a #rigopiano affronta le #polemiche senza nasconderti https://t.co/7djfLkDurE— RusconiPost (@rusconi_lg) January 21, 2017
@matteosalvinimi @AMorelliMilano @GiorgiaMeloni @VittorioSgarbi se serve la polemica sulle inefficienze del #governo è richiesta di azione https://t.co/F2X208AzMz— RusconiPost (@rusconi_lg) January 21, 2017
@ale_dibattista @luigidimaio @beppe_grillo se necessaria per ottenere #azione dal #governo inefficace va fatta per #terremoto e non solo https://t.co/jxWZypGUsK— RusconiPost (@rusconi_lg) January 21, 2017
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