venerdì 30 dicembre 2016

USA un paese in guerra da oltre due secoli



Gli Stati Uniti d'America non sono un paese di pace, in oltre due secoli di esistenza non vi sono stati presidenti esenti da un intervento in guerra. SI è quindi consolidata nel tempo anche una dipendenza economica, diretta ed indiretta, dall'industria bellica. Non a caso pertanto ben due terzi della ricerca scientifica ancora oggi hanno collegamenti con il Pentagono.

(foto tratta dal blog di Gianni Fraschetti)
Queste gli interventi bellici americani dalla prima guerra mondiale in poi; da notare l'intromissione USA persino nella rivoluzione d'ottobre del 1917 in Russia; meraviglia invece la totale assenza da parte di questo suppoto "garante della democrazia" di interventi in aree asiatiche quali il Nepal, il Tibet o la Mongolia:


Obama vuole forse far tornare il suo paese e anche l'Europa al periodo della guerra fredda o vede semplicemente avviata verso un inesorabile declino la posizione dominante degli Stati Uniti? DI sicuro non ha fatto una gran bella figura nelle ultime guerre, da quella contro l'ex amico Saddam in Iraq, accusato di nascondere armi chimiche per lo sterminio di massa....mai ritrovate per giungere, ai giorni nostri, dove dopo aver di fatto favorito la creazione del califfato islamico con la liberazione di uno dei suoi fondatori, Al-Baghdadi. Titolava un anno fa il 29 dicembre "Il Fatto Quotidiano" :
Isis: storia di Al-Baghdadi, dalla liberazione da Camp Bucca alla nascita del Califfato. Sotto gli occhi degli UsaIl 29 giugno 2014 il jihadista si autoproclamava Califfo del neonato Stato Islamico e minacciava gli Stati Uniti. Ma Washington lo conosceva fin dal 2004, anno in cui viene liberato dal campo di prigionia in Iraq e va in Siria a combattere con al-Nusra
ha dato e continua a dare pratica dimostrazione della sua inefficacia nella lotta concreta al terrorismo islamico. Per non parlare infine del conflitto siriano dove a coinvolto anche l'Europa in un embargo che ha reso sicuramente difficoltosa la vita ai siriani, già fortemente provati dalla guerra contro i ribelli ed i terroristi stessi.
Dopo la mossa del Pentagono per posizionare di nuovi armamenti pesanti "a difesa dell'Europa dalla Russia", lo sgarbo contro Israele con l'astensione al voto della risoluzione ONU a favore dei palestinesti, le puerili dichiarazioni di giustificazione di John Kerry sull'esigenza di "un doppio stato per favorire la pace", un ulteriore affondo verso la Russia di Putin che dimostra la costante incapacità di accettare le sconfitte e lasciare il potere da parte dei cosiddetti "democratici"; quando vincono è il popolo a volerlo.....quando perdono la colpa è di qualcun altro, il popolo non voleva esprimersi cosí! Prese di posizione isteriche e senza senso soprattutto dopo che i controlli fatti sulle recenti votazioni in diversi stati hanno riconfermato la vittoria di Donald Trump. Cosa vuole ottenre realmente da queste azioni il presidente uscente non è dato di sapere; alcuni commentatori suggeriscono sia una manovra per rendere difficoltoso il riavvicinamento alla Russia dichiaratamente voluto dal presidente eletto Donal Trump che, visti i rapporti con Putin, non dovrebbe avere preclusioni una volta insediatosi a rimediare a questi inutili pasticci che sanno molto di dispetti che non si addicono ad una presidenza di prestigio come dovrebbe essere quella statunitense.

Obama espelle quindi 35 diplomatici russi mentre piú saggiamente il presidente russo decide di attendere l'insediamento di Trump e la chiarificazione delle posizioni USA nei riguardi della Russia dopo il 20 gennaio 2017. La Repubblica su sul quotidiano online riporta:
"Il ministro degli Esteri Lavrov aveva proposto al presidente russo di agire contro le dichiarazioni americane secondo il principio della reciprocità e di dichiarare persone non gradite 35 diplomatici americani. Il Cremlino rifiuta: "I passi ostili della vecchia amministrazione sono solo una provocazione"
Ritorsioni, peraltro piú che plausibili, rinviate quindi all'anno prossimo. Putin dal canto suo commenta:
                                                            "È un peccato che l'amministrazione del presidente Obama concluda il suo lavoro in questo modo, ma, tuttavia, a lui e alla sua famiglia auguro un felice anno nuovo".



Le guerre USA dal 1776 al 1916

Quella che segue è l'interminabile lista di conflitti dalla nascita degli Stati dell'Unione sino agli inizi della Prima Guerra Mondiale, a ulteriore diostrazione qualora occorresse del radicamento statunitense del concetto di stato di belligeranza permanente:


1776 - Guerra d'indipendenza americana, Chickamagua Guerre, Seconda Guerra Cherokee, Pennamite-
1777 - Guerra d'indipendenza americana, Chickamauga Guerre, Seconda Guerra Cherokee, Pennamite-
1778 - Guerra d'indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1779 - Guerra d'indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1780 - Guerra d'indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1781 - Guerra d'indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1782 - Guerra d'indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1783 - Guerra d'indipendenza americana, Chickamauga Guerre Pennamite-
1784 - Chickamauga Guerra Guerre Pennamite, Guerra Oconee
1785 - Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1786 - Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1787 - Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1788 - Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1789 - Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1790 - Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1791 - Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1792 - Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1793 - Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1794 - Chickamauga Guerre, Northwest Guerra indiana
1795 - Guerra indiana del Nord-Ovest
1796 - 1800 - Nessuna guerra
1801 - Prima guerra Barbary
1802 - Prima guerra Barbary
1803 - Prima guerra Barbary
1804 - Prima guerra Barbary
1805 - Prima guerra Barbary
1806 - Sabine Expedition
1807 - 1809 - Nessuna guerra
1810 - Stati Uniti occupano West Florida spagnola
1811 - La guerra di Tecumseh
1812 - La guerra di Tecumseh, Guerre Seminole, gli Stati Uniti occupano East Florida spagnola
1813 - La guerra di Tecumseh, Guerra Peoria, Creek War, gli Stati Uniti espandono territorio nel West Florida spagnola
1814 - Creek War, US espansione territorio in Florida, la guerra anti-pirateria
1815 - Guerra del 1812, seconda guerra Barbaresca, guerra anti-pirateria
1816 - Prima guerra Seminole, la guerra anti-pirateria
1817 - Prima guerra Seminole, la guerra anti-pirateria
1818 - Prima guerra Seminole, la guerra anti-pirateria
1819 - Yellowstone Expedition, la guerra anti-pirateria
1820 - Yellowstone Expedition, la guerra anti-pirateria
1821 - la guerra anti-pirateria
1822 - la guerra anti-pirateria
1823 - la guerra anti-pirateria, Guerra Arikara
1824 - la guerra anti-pirateria
1825 - Yellowstone Expedition, la guerra anti-pirateria
1826 - Nessuna guerra
1827 - Guerra Winnebago
1828 - 1830 - Nessuna guerra
1831 - Sac e Fox guerra indiana
1832 - Guerra di Falco Nero
1833 - Guerra indiana Cherokee
1834 - Guerra indiana Cherokee, Pawnee Campagna territorio indiano
1835 - Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Seconda Guerra Creek
1836 - Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Seconda Guerra Creek, Missouri-Iowa Border guerra
1837 - Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Seconda Guerra Creek, Osage Guerra indiana, Guerra Buckshot
1838 - Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole, Guerra Buckshot, Heatherly Guerra indiana
1839 - Guerra indiana Cherokee, Guerre Seminole
1840 - Guerre Seminole, Forze Navali USA invadono Isole Figi
1841 - Guerre Seminole, Forze Navali USA invadono McKean Island, Isole Gilbert, e Samoa
1842 - Guerre Seminole
1843 - Le forze americane si scontrano con la Cina, le truppe statunitensi invadono costa africana
1844 - Guerre indiane Texas-
1845 - Guerre indiane Texas-
1846 - Guerra messicano-statunitense, guerre Texas-indiane
1847 - Guerra messicano-statunitense, guerre Texas-indiane
1848 - Guerra messicano-statunitense, guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse
1849 - Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, indiano Guerre Southwest, Guerre Navajo
1850 - Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerra Yuma,
1851 - Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerre Apache, Guerra Yuma, indiano Guerre Utah, California Guerre indiane
1852 - Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerra Yuma, indiano Guerre Utah, California Guerre indiane
1853 - Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerra Yuma, indiano Guerre Utah, Guerra Walker, indiano Guerre California
1854 - Guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Skirmish entre 1 ° Cavalleria e indiani
1855 - Seminole Guerre, guerre Texas-indiane, Guerra Cayuse, Southwest guerre indiane, guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane, Guerra Yakima, Winnas Expedition Guerra Klickitat, Puget War Sound, Rogue River guerre, le forze americane invadono Isole Figi e Uruguay
1856 - Guerre Seminole, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo,
1857 - Guerre Seminole, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerra Utah, Conflitto in Nicaragua
1858 - Guerre Seminole, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerra Mohave, California guerre indiane, Spokane-Coeur d'Alene Guerra-Paloos, Guerra Utah, le forze americane invadono Isole Fiji e Uruguay
Guerre 1859 Texas-indiani, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, California guerre indiane, Pecos Expedition Antelope Hills Expedition, Bear River Expedition, incursione di John Brown, le forze americane lanciano attacchi contro il Paraguay e invadono Messico
1860 - Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California indiana Guerre Guerra Paiute, Kiowa-Comanche guerra
1861 - Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane, Campagna Cheyenne
1862 - Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Campagna Cheyenne, Guerra Dakota del 1862
1863 - Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Campagna Cheyenne, Colorado Guerra, Guerra Goshute
1864 - Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Campagna Cheyenne, Colorado Guerra, Guerra Snake
1865 - Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane, Guerra Colorado, Guerra Snake, Black War Hawk Utah
1866 - Guerre Texas-indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane Skirmish entre 1 ° Cavalleria e indiani, Guerra Snake, Guerra Black Hawk di Utah, Guerra di Nuvola Rossa, Franklin County War, ci invade Messico conflitto con la Cina
1867 - Texas-Guerre Indiane, lunga passeggiata dei Navajo, Apache Guerra Skirmish , Guerra Snake, guerra Black Hawk di Utah, guerra di Nuvola Rossa, guerra Comanche , Franklin County War, le truppe statunitensi occupano il Nicaragua e attaccano Taiwan
1868 - Texas-Guerre Indiane, Long Walk dei Navajo, Apache Guerra Skirmish, Guerra Snake, guerra Black Hawk di Utah, guerra di Nuvola Rossa, guerra Comanche, Battaglia del Washita, Franklin County War
1869 - Guerre Texas-indiane, Guerre Apache, guerra Black Hawk di Utah, guerra Comanche , Franklin County War
1870 - Guerre Texas-indiane, Guerre Apache, guerra Black Hawk di Utah, Comanche Guerre, Franklin County War
1871 - Guerre Texas-indiane, Guerre Apache, guerra Black Hawk di Utah, Comanche Guerre, Franklin County War, Kingsley Cave strage, le forze americane invadono la Corea
1872 - Guerre Texas-indiane, Apache Wars, La guerra di Utah Black Hawk, Comanche Guerre Guerra Modoc, Franklin County War
1873 - Guerre Texas-indiane, Comanche Guerre Guerra Modoc, Guerre Apache, Cypress Hills Massacre, guerra col Messico
1874 - Guerre Texas-indiane, Guerre Guerra Comanche Red River, Mason County Guerra, le forze americane invadono Messico
1875 - Conflitto in Messico, Guerre Texas-indiane, Comanche Guerre, Nevada orientale, Mason County War, Colfax County War, le forze americane invadono Messico
1876 ​​- Guerre indiane, Texas-nero Guerra Hills, Mason County Guerra, le forze americane invadono Messico
1877 - Guerre Texas-indiane, Nero Guerra Hills, Nez Perce Guerra, Guerra Mason County, Lincoln County War, San Elizario Salt guerra, le forze americane invadono Messico
1878 - Paiute conflitto indiano, Guerra Bannock, Guerra Cheyenne, Lincoln County War, le forze americane invadono Messico
1879 - Guerra Cheyenne, Sheepeater Guerra indiana, Bianco Guerra Fiume, le forze americane invadono Messico
1880 - Forze statunitensi invadono Messico
1881 - Forze statunitensi invadono Messico
1882 - Forze statunitensi invadono Messico
1883 - Forze statunitensi invadono Messico
1884 - Forze statunitensi invadono Messico
1885 - Guerre Apache, Orientale Nevada Expedition, Forze invadono Messico
1886 - Guerre Apache, Pleasant Valley Guerra, le forze americane invadono Messico
1887 - Forze statunitensi invadono Messico
1888 - US dimostrazione di forza contro Haiti, Forze invadono Messico
1889 - Forze statunitensi invadono Messico
1890 - Sioux Guerra indiana, Ghost Dance Guerra, Wounded Knee, Forze invadono Messico
1891 - Sioux Guerra indiana, Ghost Dance Guerra, le forze americane invadono Messico
1892 - Johnson County War, le forze americane invadono Messico
1893 - Stati Uniti invadono Messico e Hawaii
1894 - Forze statunitensi invadono Messico
1895 - Le forze americane invadono Messico
1896 - Forze statunitensi invadono Messico
1897 - Nessuna guerra
1898 - Guerra ispano-americana, Battaglia di Leech Lake Chippewa
1899 - Guerra filippino-americana, guerra delle banane
1900 - Guerra filippino-americana
1901 - Guerra filippino-americana
1902 - 1912 - Guerra filippino-americana, guerra delle banane
1913 - Guerra filippino-americana, guerra della banane, guerra Navajo
1914 - Guerra delle banane, Stati Uniti invadono Messico
1915 - Guerra delle banane, invasione del Messico Messico, guerra Paiute
1916 - Guerra delle banane, Stati Uniti invadono Messico





giovedì 29 dicembre 2016

Che strani fatti accadono in Italia e che strane coincidenze......


(di Gualtiero Scotti)

Che strani fatti accadono in Italia e che strane coincidenze...vince il no... Renzi si dimette ... Il notaio Mattarella affida l'incarico a Gentiloni...nasce il suo governo ... che esclude i Verdiniani (forse regalerà loro qualche sottosetregariato) e tiene dentro ncd (cambi nome questo partito che di dx ha nulla e di nuovo meno ancora). Uno dei primi atti é il salva banche,LA principale da salvare é MPS, FEUDO PER DECENNI DEL PCI PDS ....PD (democratico o "deficiente di democrazia"?)...e un partito di opposizione (ma davvvverro???) é favorevole ... improvvisamente il governo Gentiloni diventa Gentil-usconi (nazareno bis?).

A Milano qualche tempo fa il sindaco Sala e il suo assessore Majorino hanno dichiarato che non esiste un "problema Milano" ma un "problema Roma" per quanto riguarda la destinazione di coloro che arrivano in Italia; poi il sindaco Sala chiede 1000 soldati per migliorare la sicurezza ... e dopo poco scopre dalla stampa di essere indagato dal 2012...senza uno straccio di avviso di garanzia... nel frattempo a Roma, dalla elezione del sindaco Raggi, c'é una girandola di assessori che entrano in giunta e ne escono tanto velocemente che ho perso il conto delle uscite.

Meglio loro del nuovo ministro dell'istruzione che, con la nomina ha corretto il proprio curriculum facendo scoprire di aver mentito...In questi giorni la nostra televisione pubblica per la quale paghiamo una tassa (ormai ineludibile stante l'addebito in bolletta... auguri a coloro che non l'avevano pagata negli anni scorsi, posto che non abbiano fatto la dichiarazione di non possesso di apparecchi televisivi) dedica 5 serate di fila alle famiglie monosex (fregandosene della costituzione, della natura e della scienza), forse per premiare i cittadini .... l'ex ministro degli interni nel frattempo é stato promosso a ministro degli Esteri ...e tutti coloro che avevano detto che, se avesse vinto il no al referendum "avrebbero lasciato la politica o l'Italia" ... sono tutti al loro posto, mentre Poletti il ministro dei Vaucher dichiara che é meglio non avere tra i piedi i giovani che vanno all'Estero per lavorare; poi si scusa, probabilmente perchè intendeva esprimere loro la propria gratitudine e il proprio sollievoi ( non sapendo più come imbrogliarli)... a Milano in queste ore si sta ri-parlando della caserma Montello. 

Una situazione tragica ma non seria; non so perchè ma mi vengono in mente due delle ultime canzoni del Grande Gaber: in primis il ritornello di una "cos'é la destra cos'é la sinistra?", risposta BOH! la seconda "la nostra generazione ha perso"; forse la sua generazione (che é anche la mia) ha perso... ma la successiva sta frantumando l'Italia ... e i marroni dei suoi cittadini. Beh il 2016 (anno bisestile) sta finendo.... un buon 2017 a tutti ... e se anche tirerà un vento mefitico e forte non preoccupatevi ..

SIAMO AMICI DEL VENTO! BUON ANNO!!!!!!!!!!!

Essere eroi tutti i giorni

Non credo ci sia nulla da aggiungere a questo post di Vincenzo D'Acció sull'attività degli agenti di Polizia, che riporto testualmente:

Foto di Vincenzo D'Acció - in Foto dal diario (Facebook)
"Non volevo scrivere nulla su quanto accaduto a Milano, sulla uccisione di un terrorista e così farò ma dopo aver letto cose incredibili, giudizi degni di Torquemada, mirabolanti visioni su quello che è o non è un poliziotto, saccenti dissertazioni sull'assurdo concetto che se un poliziotto, o comunque un uomo in divisa, salva una vita è normale perché è pagato per farlo mentre se lo fa un" cittadino normale", così definito, è un eroe, e subito dopo aver spiattellato questa verità assoluta iniziare a sperticarsi nel minuzioso racconto di come un'estate ha aiutato due nuotatrici in difficoltà ed essere rimasto assolutamente nell'anonimato.Allora con lo stomaco in subbuglio, ma sono assuntore di maalox da tempo inmemore quindi tutto ok, ho deciso di scrivere delle veraci puntualizzazioni sugli eroi silenziosi.Entrare in due in una casa dove sono minimo in cinque che se le stanno suonando di santa ragione con qualsiasi mezzo, riuscire a portare la situazione alla calma senza che nessuno si faccia male per me è missione da eroi.Sedere per più di due ore al tavolo con un anziano che rimasto solo ci dice che vuole farla finita, rassicurarlo, strappare un sorriso e poi andarlo a trovare nei giorni seguenti diventandone amico, per me è missione da eroi.Convincere una donna maltrattata a denunciare il suo carnefice facendola sentire forte e tranquilla, per me è missione da eroe.Ascoltare un minore picchiato e abusato, mantenendo la calma fargli una carezza, ricevere un suo disegno e rivedere il sorriso nei suoi occhi, per me è missione da eroe.Ascoltare per ore le telefonate di gente malata e sola che ha come unica valvola di sfogo il 113 o il 112, passarsi la telefonata da un operatore all'altro cosi gli si ascolta di più e li si tranquillizza, per me è missione da eroeSedare una rissa da cui tutti scappano sempre in numero sicuramente inferiore rispetto ai partecipanti, per me è missione da eroi.Entrare in case che bruciano o che crollano, incuranti di quello che accade solo per verificare che dentro non ci sia nessuno, per me è missione da eroe.Salire su cornicioni, balconi o finestre per stringere la mano o afferrarla nel migliore dei casi ,strappare di mano un coltello od una lametta a chi ha deciso di salutare questa vita, per me missione da eroi.Scortare in ogni momento e ogni luogo chi è minacciato costantemente da mafie di ogni genere garantendogli sempre un ambiente familiare nonostante la paura, per me è missione da eroi.Mi fermo qui per non tediarvi ma potrei continuare all'infinito perché, tutto quello che ho scritto, solitamente, avviene in un normale turno in quinta di una qualsiasi volante di una qualsiasi città d'Italia ma... non ne leggo mai notizia.Forse sta tutto qui l'errore, nel non raccontare quotidianamente di quanta umanità e dignità profuma questa gente in divisa dove magari è vero non tutti son santi ma nemmeno sono tutti furfanti.E alla fine di ogni turno si va a casa dai propri cari e li capita una cosa strana vi assicuro, e chi lo ha provato sa di cosa parlo, ogni volta che si sente una sirena in lontananza, qualsiasi cosa si stia facendo, il primo pensiero che ci balena in testa come un lampo è...speriamo che vada tutto bene a quei ragazzi, e mentre lo scrivo ho gli occhi umidi e la pelle d'oca.Noi sappiamo cosa significa correre verso il pericolo, verso il non so cosa stia accadendo e comunque correre.Chi non sa o non ha mai provato dovrebbe avere il buon senso o quanto meno la decenza di tacere e accettare che volenti o nolenti una sorta di esercito di eroi silenziosi ogni giorni indossando una divisa troppe volte oggetto di disprezzo cerca di rendere un po' più vivibile il posto in cui viviamo.Che vi piaccia o no!©vincenzodaccio"

Milano, Stazione Centrale: un'invasione permanente

Questa è l'immagine della Stazione Centrale di Milano in uno dei tanti punti in cui si raccolgono persone di ogni razza e provenienza, con tutta probabilità clandestini. Tra loro potrebbero nascondersi anche terroristi che indubbiamente faranno proseliti anche tra gli altri, nelle lunghe giornate trascorse senza fare nulla se non nutrirsi, chatatre coi telefonini o peggio......

Qui piú che in altri luoghi della città sono presenti forze dell'ordine, polizia e carabinieri, ed ultimamente anche militari dell'esercito. Ma perchè tutte queste persone non vengono controllate regolarmente? Perché si lascia che questa invasione continui ad ingigantirsi giorno dopo giorno? Perché i cittadini, i turisti, coloro che si recano a Milano per lavoro devono trovarsi immersi in questa specie di "suq" che vive nella sporcizia e nell'ozio quotidiano?

In questi giorni i vari notiziari televisivi e su twitter ci ripropongono le immagini di Amri Anis, il terrorista islamico autore dell'attentato al mercatino di Berlino dove è stata uccisa anche una giovane italiana, Fabrizia De Lorenzo, ripreso dalle telecamere a Torino e Milano: a cosa serve averlo individuato a posteriori se poi non si attua nessun tipo di prevenzione?


Vista dall'estero la situazione venutasi a creare in Italia appare assolutamente fuori controllo e, quel che è peggio, difficilmente reversibile. Impressionante quanto incomprensibile che il governo abbia consentito una invasione di dimensioni tali da compromettere la stabilità del paese e persista nel creare disagi a cittadine che, in ogni regione, vivevano in modo ordinato e abbastanza tranquillo.

Emblematiche del forte disagio che l'invio di nuove orde di clandestini sta generando in diverse località, sono le crescenti proteste dei cittadini. Uno degli ultimi casi quello di Montello nel trevigiano dove tra gli altri sono stati esposti cartelli come "Non passa lo straniero" o anche "Benvenuti a Montello .... sarà il vostro inferno". Inutile fare polemiche dove sarebbe invece necessario domandarsi perché la tranquillità di una cittadina come Montello debba essere messa in pericolo non da un evento naturale ed incontrollabile come un terremoto o un'alluvione bensì da una scelta di coloro che nel governare dovrebbero primariamente preoccuparsi del bene dei propri cittadini e non, come invece stanno facendo, di quello degli stranieri.

domenica 25 dicembre 2016

Controinformazione sulla Siria vista dai siriani .... e non dai cronisti della RAI

Fonte: www.ideadestra.org

Un'altra verità sulla Siria - Una informazione diversa da quella impostaci in prevalenza dai media, primi tra tutti in Italia i canali RAI

La guerra in Siria spiegata in un video da un cittadino siriano che vive da anni in Italia: Ouday Ramadam.

La crisi della Siria spiegata in 10 minuti e 15 mappe.

Aereo con a bordo il coro dell'Armata Rossa diretto in Siria cade nel Mar Nero

Aereo TU-154  (in russo: Туполев Ту-154) con a bordo il coro dell'Armata Rossa diretto in Siria cade nel Mar Nero proprio mente si recava ad allietare il Natale dei soldati impegnati nella liberazione di Aleppo e nella sconfitta del terrorismo islamico dell'Isis.



Non puó non venire alla mente l'ottusità di Obama, dei governi europei capeggiati dalla Merkel con l'accodinscenza anche dei nostri governi-replicanti, nell'osteggiare la Russia con sanzioni economico-finanziarie e non solo; sanzioni economiche che ha partire dal 2011, sempre per volontà USA, hanno colpito anche la Siria. La Russia di Putin ha avuto il coraggio di difendere il mondo occidentale da quei terroristi di fede musulmana che hanno deciso di distruggere il nostro mondo, la nostra cristianità, la nostra cultura, le nostre tradizioni in nome di un dio crudele che non puó essere il vero Dio che ha mandato il suo figlio unigenito Gesú Cristo a farsi uomo per la salvezza dei popoli.



Che cosa hanno fatto sinora invece i vari governi americani da Bush, a Clinton ed infine Obama, solo per citare gli ultimi: prima hanno fornito armi a coloro che, non si sa in base a quale diritto "divino" sull'umanità, loro ritenevano dovessero conservare il potere e poi li hanno combattuti mettendo a ferro e fuoco i loro paesi con la pretesa di portare la democrazia. La democrazia di coloro che sin dai tempi della seconda guerra  mondiale hanno un'economia in cui l'industria bellica costituisce una componente di grande importanza. Cosí come fu il settore degli armamenti a far uscire gli Stati Uniti dalla grande depressione economica, che aveva avuto ilnizio nel '29 e si era protratta per diversi anni, grazie alle commesse consegeunti l'entrata in guerra nel '41 dopo l'attacco di Pearl Harbour, anche negli anni seguenti ed in particolare dopo la crisi finanziaria 2007-2009 è il cosiddetto "warfare" che continua a dare un contributo significativo all'economia americana. Non è un caso che ben due terzi della spesa federale USA in ricerca e sviluppo siano collegati al Pentagono. E non é neppure un caso la notizia di questi giorni dell'avvio da parte del comando americano della NATO di manovre per il posizionamento di armamenti pesanti in Europa.

Anche se potrebbero non sembrare questi la sede o il momento per un'analisi di questo tipo, è fuori dubbio che ci si debbano porre delle domande sull'atteggiamento americano, quantomeno in epoca piú recente sotto l'amministrazione Obama,  con un impegno non sempre chiaro e netto nel fronteggiare l'integralismo islamico e da ultimo col mancato esercizio del diritto di veto sulla risoluzione ONU di condanna alle colonie israeliane in Cisgiordania.

In conclusione se Putin non avesse avuto il coraggio di persistere nell'affrontare anche in Siria i terroristi islamici, chi se ne sarebbe occupato?

sabato 24 dicembre 2016

Individuato un ipotetico nono pianeta del sistema solare da due astronomi californiani

Già nel 2006 Pluto, un pianeta che si supponeva facesse parte del sistema solare era stato declassato facendo quindi scendere il numero dei pianeti da nove a otto. Attualmente due astronomi del California Institute of Technology, Konstantin Batygin e Michael Brown, pensano di avere la prova che il conteggio possa essere di nuovo riportato a nove sulla base dell'osservazione di oggetti orbitanti nella fascia di Kuiper: qualcosa che potrebbe avere una dimensione pari a 5-15 volte quella della Terra pare abbia influito sulle orbite degli oggetti osservati.

In relazione alla localizzazione di questo eventuale pianeta per proseguire le ricerche Batygin e Brown hanno la necessità di utilizzare Subaru, un potente telescopio giapponese, il cui tempo di utilizzo è già fortemente richiesto e di conseguenza la ricerca con l'eventuale conferma sull'effettiva esistenza dell'ipotetico pianeta potrebbe durare fino a cinque anni.

libera traduzione ridotta da: The Economist 



Lotti per rispetto agli Italiani dovrebbe dimettersi

Caro Lotti devo purtroppo ammettere che non mi sei particolarmente simpatico, come non è simpatico Renzi e non mi sono simpatici tutti i "renziani". Hai la stessa spocchia, la stessa baldanzosa arroganza toscana del tuo capo e dei suoi accoliti. Ma non è per antipatia, non sia mai, che ti invito a dimetterti: chiedo rispetto per gli Italiani che, già frustrati di avere un governo clone, non si meritano di avere un ministro della Repubblica sotto inchiesta.
Ti ho inviato questo messaggio via Tweet perché oggi si usa cosí anche se so che se qualcuno lo leggerà sarà qualche tuo assistente dell'assistente un pó smanettone cui magari avrai affidato l'incarico, pagandolo con un bel "voucher" che difficilmente mi darà riscontro.

Non è necessario che tu mi risponda con la lezioncina sul fatto che tu sia semplicemente indagato per fatti che oltretutto disconosci ma sulla cui sussistenza, scusami, non basta sia la tua affermazione a sgombrare il campo da ogni dubbio ma saranno gli organi inquirenti. Indagato non vuol dire comunque colpevole, anche i meno eruditi conoscono il principio in dubbio pro reo sulla presunzione di innocenza.... e tu non sei ancora allo stadio di imputato, ci mancherebbe!

Visto il tuo iter lavorativo, da dipendente del Comune di Firenze in poi, non dubito che il tuo capo non ti abbandonerà mai e forse avresti pure da guadagnarci nel dimetterti per onestà intellettuale e per rispetto sia per rispetto verso il popolo del NO ed anche, probabilmente, per quello del SI: magari nel prossimo ripescaggio ti daranno un ministero con portafoglio o addirittura la presidenza del Consiglio.

Consentimi infine un'annotazione forse un poco maliziosa ma, diceva qualcuno "a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca": leggo sempre dal tuo CV che in precedenza sei stato sottosegretatio di stato alla presidenza con delega all'editoria ed il mio pensiero corre alla vicenda dei lauti finanziamenti alla rivista del figlio dell'attuale ministro del lavoro e delle politiche sociali ManuelPoletti ....ma forse si tratta di una mera casualità!


venerdì 23 dicembre 2016

LʼOnu condanna le colonie israeliane grazie a una storica astensione Usa

Cosí titola il TGcomm24 riportando la notizia del mancato veto da parte USA, malgrado l'interessamento del presidente eletto Trump, su una risoluzione contro Israele.

In un momento di aumento di tutti i livelli di allarme per gli attacchi terroristici di stampo islamico e a pochi giorni dall'anniversario di una carneficina perpetrata all'aeroporto di Fiunicino 23 anni fa, di cui praticamente quasi tutti i media si sono dimenticati,  in cui i palestinesi uccisero il 17 dicembre 1973 ben 34 persone di cui 6 italiane, agli sgoccioli del proprio mandato Barack Obama probabilmente sta pensando solo a godersi il suo ultimo Natale alla Casa Bianca.

O forse si tratta di una precisa strategia dell'abbandono di posizioni USA filo-israeliane che tra l'altro questo presidente americano non ha sin dall'inizio del suo primo mandato, mai effettivamente sostenuto con convinzione. Si tratta di un atteggiamento inquietante che giunge subito dopo gli ordini giunti dal Pentagono di posizionamento in Europa di armamenti pesanti per una pretesa difesa dei confini da possibili attacchi della Russia! Ultimi rigurgiti di potere di un democratico che non vuole saperne di lasciare il potere in mano a un repubblicano come Trump ed è ancora pieno di rabbia per la sconfitta della sua pupilla, la guerrafondaia Hillary Clinton.



Antonella Buscaglia...avrebbe fatto meglio starsene zitta

Improvvida esternazione della grillina Antonella Buscaglia che fa assurde disquisizioni sulla salvaguardia a tutti i costi di una vita umana, riferendosi all'uccisione da parte di un poliziotto italiano di Amri Anis, il feroce attentatore di Berlino, che accusa di OMICIDIO. Non bastano buonisti di ogni sorta e provenienza, ipocriti che in nome di non solo quali ragioni di integrazione che in questo periodo natalizio vogliono trasformare il Santo Natale in "festa della pace" o invenzioni similari per "non offendere la sensibilità degli immigrati", adesso anche coloro che vorrebbero prendere le difese si coloro che non meritano piú neppure l'appellativo di esseri "umani"!

Dopo il ministro Poletti anche ilfiglio finisce nella bufera

Dopo il ministro Poletti anche ilfiglio finisce nella bufera mediatica e dei social network. Manuel Poletti ha presentato un esposto ai carabinieri per aver persino ricevuto minacce di morte! Come già nel caso della Boldrini emerge ancora una volta un uso distorto evigliacco dei social network, dove spesso i post ed i commenti sono non solo infuocati ma anche inutilmente voglari ed anche violenti.Spesso coloro che scrivono pensano di potersi nascondere dietro stupidi quanto inutili nickname che, volendo, potrebbero in ogni caso essere smascherati anche con l'individuazione degli IP di provenienza dei messaggi dalla polizia postale.

Se da un lato la libertà di opinione e di un uso senza restrizioni o controlli particolari della rete è auspicabile continuino a sussistere, è altrettanto vero che dovrebbero forse esserci quantomeno forme di moderazione indotte dal senso di educazione di ciascuno. E se ci si imbatte in commenti riprovevoli la moderazione puó anche semplicemente consistere nell'ignorare prima e bloccare poi il commentatore volgare, violento o anche solo maleducato, la cui voce finirà prima o poi per estinguersi almeno nel mondo degli internauti; non serve controbattere o altro, sarebbe come gettare benzina sul fuoco.

L'abnorme reazione innescata dalle parole di Poletti che, come tutte le verità  è una medaglia a due
facce, ha finito per toccare anche il figlio Manuel. Se è ben vero che con le sue parole il ministro non ha afffermato che tutti gli espatriati è bene che se ne siano andati fuori dai piedi, il tono ed il pressapochismo usati nel suo commento non sono anzitutto consoni ad un ministro della Repubblica cui incombe l'obbligo di rappresentare e difendere tutti gli Italiani, sia che vivano e lavorino sul territorio nazionale o piuttosto siano per qualsivoglia ragione andati a lavorare all'estero.

Quanto alla vicenda del figlio in sè,questa ha scatenato le ire - sicuramente esagerate e riprovevoli laddove sono sfociate in insulti volgari o peggio ancora in minacce - di coloro che ancora una volta hanno toccato con mano il sempre possibile nepotismo di certi politici ed il malcostume,titpico soprattutto della sinistra italiana,di usare il potere per vivere ed arricchirsi coi soldi pubblici (quindi di tutti i cittaèini).

Nella cultura in modo specifico, e di questo stiamo parlando, gli esponenti della sinistra hanno sempre favorito la distribuzione a pioggia finanziamenti e sussidi a soggetti privati, associazioni , cooperative ed altri enti che erano e sono chiara espressione del loro pensiero politico.

Lo hanno fatto in modo massiccio con la stampa, il teatro, con il cinema, la televisione ecc. Non è un caso che anche in occasione del recente referendum cantanti ed attori, giullari di corte vari,si siano schierati in larga maggioranza a favore delle posizioni governative,ossia del Partito Democratico . Salvo rarissmi casi la cultura non di sinistra in Italia non ha beneficiato invece di alcun sussidio statale.

Manuel Poletti afferma di di aver ricevuto legittimamente dei finanziamenti e probabilmente sotto il profilo formale è cosi ma sappiamo tutti come funzionano gli apparati della burocrazia pubblica italiana, chi vi operi e quanto siano influenzabili da chi ha in mano il potere in un dato momento,nella nazione o in una regione o altra entità locale. Non si possono neppure negare infine norme e regolamenti sui finanz amenti e sussidi pubblici,spesso fatti ad hoc per calzare a pennello su determinate realtà che si intende supportare.

Biasimo senza riserve quindi per certi eccessi ma che servano comunque di monito a chi sta al potere perché comprendano che la situazione del paese rischia di divenire esplosiva. Non a caso sono stati in massima parte i giovani poi a dire NO alle proposte referendarie di chi, come l'ex premier Renzi, faceva vanto anzitutto della sua baldanzosa giovinezza rispetto alle cariatidi del potere cui è da sempre abituata l'Italia.

Degno di menzione quanto riportato da Il Fatto Quotidiano nell'intervista a Manuel Poletti che si consiglia di leggere in particolare laddove dice:
Forse dalla Romagna, fra coop rosse e il partito, non si è costretti a emigrare.Qui c’è un sistema economico che può aiutare, anche aziende editoriali meritevoli come la nostra.



giovedì 22 dicembre 2016

Youtuber viene fatto scendere dall'aereo a Londra perché parla arabo

All'aeroporto di Londra Adam Saleh, uno Youtuber americano in partenza per New York su un volo della Delta Air Line è stato fatto scendere.

Nel video pubblicato da ADN Kronos mentre i passeggeri si lamentano dopo averlo sentito parlare in arabo, con la madre ha sostenuto lui, ed invitato a scendere dice "siano nel 2016 non posso crederci".

E' stato poi fatto partire con il volo successivo.

Adam Moshim Yehya Saleh, nato a New York il 4 giugno 1993 da genitori yemeniti ha completato i suoi studi al John Jay College of Criminal Justice e dal 2012 nella sua biografia su Wikipedia viene figura occupato dal 2012 come You Tube - Actor - Rapper.

Che si sia trattato di un episodio di intolleranza razziale è piuttosto evidente ma va altresí considerato il clima di terrore in cui sta vivendo il mondo occidentale, costantemente sotto attacco da parte dei fondamentalisti islamici. Non ci si venga a dire che ormai da anni tutte le azioni terroristiche non siano esclusivamente riconducibili al mondo islamico: è pur vero che, come viene spesso ripetuto, non tutti i musulmani siano terroristi ma è altrettanto innegabile che i terroristi siano "solo" musulmani e che organizzazioni terroristiche come l'Isis (ed in precedenza Al Quaeda) abbiano sempre e solo tale matrice.

Nel 2014 Adam Saleh aveva pubblicato un video dal titolo "Racial Profiling Experiment" divenuto virale nel quale aveva ricostruito una scena dove affrontava un poliziotto in abiti occidentali, senza che questi reagisse in alcun modo, e dopo aveva ripetuto la medesima scena in abiti musulmani provocando invece la reazione brutale del poliziotto. La reazione del pubblico era stata di condanna dell'agente di polizia.

Pur non giustificando certi episodi di intolleranza razziale non è possibile non tener conto del fatto che probabilmente il limite di tolleranza da parte della popolazione occidentale, e forse non solo occidentale sia arrivata al culmine.La tensione anche per i cambiamenti di abitudini  cui episodi anche recenti ci hanno costretto, negli aeroporti ma anche nelle città, è molto alta e basta una piccola scintilla per causare reazioni che in futuro potrebbero essere anche piú gravi.

Non è altresí ulteriormente accettabile l'atteggiamento a volte discutibile di quello che viene chiamato l'"islam moderato" che non sempre ha condannato con immediatezza e fermezza le azioni dei terroristi ma che, in particolare, se realmente rappresenta la maggior parte del mondo musulmano dovrebbe farsi carico prima ancora degli occidentali di prevenire e se possibile neutralizzare coloro che in nome del medesimo dio hanno ingaggiato la Jihad, la guerra santa contro gli infedeli.

Viene spontaneo domandarsi cosa sarebbe successo se i passeggeri fossero stati in prevalenza italiani, a bordo di un aereo magari dell'Alitalia a Milano Malpensa o a Roma Fiumicino. Avrebbero preteso come hanno fatto i passeggeri del volo Delta Air Line di farlo scendere dopo aver sentito Adam Saleh parlare in arabo, magari ad alta voce?




Polizia tedesca sotto accusa per l'attentato a Berlino


L'attentatore tunisino Amri Anis era noto alle forze dell'ordine tedesche che non sono state in grado di prevenire questo ennesimo odioso attentato. Il terrorista lo scorso 19 dicembre dopo essersi impossessato con la violenza di un TIR con targhe polacche che trasportava acciaio dall'Italia alla Germania, trucidandone barbaramente l'autista, ha scagliato il mezzo sulla folla che faceva gli acquisti di Natale in un mercatino nel centro di Berlino.

  Il luogo malgrado già dal 2 di dicembre vi fossero allerte su possibili attacchi in vari luoghi sensibili, tra cui erano stati individuati proprio i mercatini di Natale sempre piú diffusi in tutte le principali città europee, non era debitamente presidiato nè tantomeno erano state poste delle barriere in cemento come già fatto in vari altri luoghi dopo quanto avvenuto a Nizza la scorsa estate. Gli sbarramenti cosiddetti Jersey sono stati posti solo oggi alla riapertura del mercatino, dopo che ormai la tragedia si era consumata con l'uccisione di 12 persone tra cui l'italiana Fabrizia Di Lorenzo e una cinquantina di feriti di cui alcuni gravi.


Anche a Milano ed in altre città in Italia e nel resto d'Europa, si sta correndo ai ripari ponendo barriere anti sfondamento e presidi di polizia, chiudendo come al solito "la stalla quando i buoi sono scappati".

mercoledì 21 dicembre 2016

Italicum definitivamente seppellito dal Mattarellum

Fino a poche ore o quasi dalla sonora batosta del 60% di NO al referendum costituzionale da lui voluto, Matteo Renzi spergiurava che subito dopo avrebbe messo mano all'Italicum ossia quella legge elettorale limitata alla Camera e monca di un Senato che l'ex premier vedeva ormai riformato.

Così come le promesse di lasciare la politica anche questa è stata clamorosamente disattesa. Immaginiamoci cosa sarebbe stato della modifica delle modalità di designazione dei nuovi senatori, con partecipazione indiretta degli elettori come ci aveva raccontato con tanto di fac-simile di una finta scheda elettorale, se la riforma fosse passata!

Non una volta Renzi si è degnato di citare ancora l'Italicum, una parola per lui ormai dimentica a favore di una riesumazione del Mattarellum. Soprannome questo dato alla legge elettorale che porta il nome di Sergio Mattarella, in precedenza denominato "Minotauro" per indicare una legge-mostro dal nome dell'omonimo essere mitologico che aveva di fatto tradito secondo quanto sostenne all'epoca Marco Pannella la volontà del popolo che aveva votato a favore nel referendum per la modifica della legge elettorale con oltre il 90% .

E ora il meglio che questa classe politica di infimo livello impersonata da Renzi e compagni é in grado di produrre cos'è? ........la riesumazione del "mostro" che viene risvegliato dal suo letargo, forse come atto di deferenza verso il presidente Mattarella che gli diede il nome, per onorare un debito di riconoscenza verso colui che ha accettato di clonare un governo bocciato dal popolo.

Tunisino il presunto attentatore dei mercatini di Natale a Berlino

Ci risiamo, il presunto terrorista di cui sono stati ritrovati dalla polizia tedesca i documenti su TIR usato per l'attentato ai mercatini di Natale di Berlino era ben noto alle forze dell'ordine: aveva scontato 4 anni di reclusione in Italia ed era conosciuto in Germania anche per il rischio che potesse commettere attentati ma non poteva essere espulso dal paese perché non aveva documenti di identità.

fonte: ilfattoquotidiano.it

Questo dimostra ancora una volta sia le inefficienze di chi dovrebbe garantire la protezione dei cittadini ma ancora di piú l'assurdità di leggi che limitano di fatto alle forze di polizia la loro effettiva potestà di azione.

Ma se non lo potevano espellere andava almeno neutralizzato, messo sotto stretto controllo in modo da impedirgli di nuocere.

Un paese non dovrebbe essere costretto a tenere al suo interno, mettendo oltretutto a repentaglio la vita dei propri cittadini che dovrebbe invece tutelare, un soggetto notoriamente pericoloso che non appartiene alla nazione e vi si è infiltrato con il preciso scopo di danneggiarla. Agire in questo modo ottuso, nell'ipocrita rispetto di una legge che dovrebbe tutelare abusi ma che finisce per favorire chi vuole delinquere, è come sapere di avere in casa una bombapronta ad esplodere.....ma non toglierla di mezzo perché "non si sa di che marca è"!