domenica 18 dicembre 2016

Matteo Renzi riappare su Facebook in vista dell'assemblea del PD

In vista dell'Assemble del PD di oggi domenica 18 dicembre Matteo Renzi è riapparso nei giorni scorsi con un post in cui dichiara di non voler piú insistere sull'esposizione di quanto fatto, o presume di aver fatto, nei famosi mille giorni di governo, e pone nel contempo domande sulle cose positive che hanno pi'u coltpito ma anche sugli errori commessi.
Oltre 16 mila i commenti ad oggi. Appassionate alcune discussioni ad esempio sul ruolo degli insegnanti nella contestazione della norma di legge sulla scuola, tra accuse di alcuni al corpo docente contestatore di appartenere al M5S prontamente smentite, contestazione sulla precarizzazione dei giovani e pochi commenti favorevoli. Vi si legge tra gli altri:
La buona scuola ci ha reso girovaghi precari a vita. Illusi, presi in giro e poi buttati come palline per l'Italia senza rispettare fondamentali principi di diritto. Quanto alla sua mancetta....il tablet lo avevamo già tutti, il master l'ho pagato di tasca mia bel oltre il doppio della somma elargita con tanta benevolenza!
Il disastro della buona scuola è stato devastante. Insegnanti di ruolo lontanissimi dalla loro residenza, soli e con uno stipendio che non riesce a far fronte alle spese.
Contestata dai piú anche la legge sul lavoro con l'abolizione dell'art. 18. Ma numerosi gli inviti anche ad una maggiore umiltà come quella del discorso sulla sconfitta nella consultazione referendaria, l'apprezzamento di un uso maggiore del "noi" rispetto all'egocentrico "io". Diversi i rimproveri anche per non aver saputo affrontare in modo adeguato alcune emergenze, prima fra tutti quella dell'immigrazione di massa.

Vedremo se nell'odierna assemblea del partito, che si preannuncia una sfida non facile vista anche l'auto-candidatura di Speranza quale prossimo segretario, saprà o meno trarre la giusta ispirazione dai tanti suggerimenti critici ricevuti o preferirà piuttosto adagiarsi sugli encomi, sulle sviolinature a volte patetiche di chi sostiene sia stato un ottimo presidente e che l'Italia abbia perso, con la maggioranza di NO, un'occasione di crescita e di sviluppo.





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