Non credo ci sia nulla da aggiungere a questo post di
Vincenzo D'Acció sull'attività degli agenti di Polizia, che riporto testualmente:
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Foto di Vincenzo D'Acció - in Foto dal diario (Facebook) |
"Non volevo scrivere nulla su quanto accaduto a Milano, sulla uccisione di un terrorista e così farò ma dopo aver letto cose incredibili, giudizi degni di Torquemada, mirabolanti visioni su quello che è o non è un poliziotto, saccenti dissertazioni sull'assurdo concetto che se un poliziotto, o comunque un uomo in divisa, salva una vita è normale perché è pagato per farlo mentre se lo fa un" cittadino normale", così definito, è un eroe, e subito dopo aver spiattellato questa verità assoluta iniziare a sperticarsi nel minuzioso racconto di come un'estate ha aiutato due nuotatrici in difficoltà ed essere rimasto assolutamente nell'anonimato.Allora con lo stomaco in subbuglio, ma sono assuntore di maalox da tempo inmemore quindi tutto ok, ho deciso di scrivere delle veraci puntualizzazioni sugli eroi silenziosi.Entrare in due in una casa dove sono minimo in cinque che se le stanno suonando di santa ragione con qualsiasi mezzo, riuscire a portare la situazione alla calma senza che nessuno si faccia male per me è missione da eroi.Sedere per più di due ore al tavolo con un anziano che rimasto solo ci dice che vuole farla finita, rassicurarlo, strappare un sorriso e poi andarlo a trovare nei giorni seguenti diventandone amico, per me è missione da eroi.Convincere una donna maltrattata a denunciare il suo carnefice facendola sentire forte e tranquilla, per me è missione da eroe.Ascoltare un minore picchiato e abusato, mantenendo la calma fargli una carezza, ricevere un suo disegno e rivedere il sorriso nei suoi occhi, per me è missione da eroe.Ascoltare per ore le telefonate di gente malata e sola che ha come unica valvola di sfogo il 113 o il 112, passarsi la telefonata da un operatore all'altro cosi gli si ascolta di più e li si tranquillizza, per me è missione da eroeSedare una rissa da cui tutti scappano sempre in numero sicuramente inferiore rispetto ai partecipanti, per me è missione da eroi.Entrare in case che bruciano o che crollano, incuranti di quello che accade solo per verificare che dentro non ci sia nessuno, per me è missione da eroe.Salire su cornicioni, balconi o finestre per stringere la mano o afferrarla nel migliore dei casi ,strappare di mano un coltello od una lametta a chi ha deciso di salutare questa vita, per me missione da eroi.Scortare in ogni momento e ogni luogo chi è minacciato costantemente da mafie di ogni genere garantendogli sempre un ambiente familiare nonostante la paura, per me è missione da eroi.Mi fermo qui per non tediarvi ma potrei continuare all'infinito perché, tutto quello che ho scritto, solitamente, avviene in un normale turno in quinta di una qualsiasi volante di una qualsiasi città d'Italia ma... non ne leggo mai notizia.Forse sta tutto qui l'errore, nel non raccontare quotidianamente di quanta umanità e dignità profuma questa gente in divisa dove magari è vero non tutti son santi ma nemmeno sono tutti furfanti.E alla fine di ogni turno si va a casa dai propri cari e li capita una cosa strana vi assicuro, e chi lo ha provato sa di cosa parlo, ogni volta che si sente una sirena in lontananza, qualsiasi cosa si stia facendo, il primo pensiero che ci balena in testa come un lampo è...speriamo che vada tutto bene a quei ragazzi, e mentre lo scrivo ho gli occhi umidi e la pelle d'oca.Noi sappiamo cosa significa correre verso il pericolo, verso il non so cosa stia accadendo e comunque correre.Chi non sa o non ha mai provato dovrebbe avere il buon senso o quanto meno la decenza di tacere e accettare che volenti o nolenti una sorta di esercito di eroi silenziosi ogni giorni indossando una divisa troppe volte oggetto di disprezzo cerca di rendere un po' più vivibile il posto in cui viviamo.Che vi piaccia o no!©vincenzodaccio"
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